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domenica 13 febbraio 2022

I gruppi su Facebook sono utili per coloro che si interessano di Animazione?


 

Premessa : come funzionano i gruppi su FB e soprattutto, tali gruppi, possono aiutare a promuovere un’azienda di animazione? Reclutare personale, promuovere un evento? In linea generale, è sempre bene ribadire che un gruppo Facebook è una community digitale, accomunata da una determinata passione per un argomento (nel caso specifico l’animazione).

A gestirlo spesso (non sempre), ci sono figure dedicate, come gli amministratori, che operano affinché si crei interazione, interesse e non si superino i regolamenti del gruppo Facebook.

Quanti sono i gruppi che trattano animazione? Ce ne sono tanti, basta fare una semplice ricerca su FB ma a prescindere da ciò, sovente, sul nostro profilo, sulla nostra Home page Facebook, vediamo le notifiche ed i suggerimenti di iscrizione alle community più disparate, scelte per noi da un algoritmo a seconda della cronologia, delle nostre attività ed interessi e delle persone da noi seguite su FB.questi gruppi possono essere di due tipi:

 

A)    gruppo pubblico Facebook (o gruppo aperto): permette che il cui contenuto sia visibile a tutti: ai membri del gruppo che a coloro che del gruppo non fanno parte.

 

B)      gruppo chiuso Facebook: il nome e membri sono visibili a tutti, ma i post possono essere visti solo dai membri di quel gruppo.

 

Chi frequenta i gruppi che trattano di animazione? Ovviamente se l’argomento è legato al settore animazione e spettacolo, la prevalenza di quanti vi accedono e li utilizzano e costituita da coloro che (privati o aziende) per svariati motivi, ruotano in questo campo.

 

Si  spazia dunque dall’artista, all’animatore, dalle società di animazione alle aziende che offrono servizi per il settore (ad esempio società che vendono prodotti e accessori per eventi,feste,aziende che offrono gonfiabili,mascotte,attrezzature per lo spettacolo e cosi’ via..)

 

Detto questo, ritorno alla mia domanda..ovvero: e’ utile per coloro che operano nel campo, frequentare e pubblicare post in questi gruppi? La risposta è si, conviene essere presenti ed attivi in tali gruppi, ma sopratutto per quanti, offrono prodotti e servizi dedicati al settore (noleggio,vendita attrezzature,produzione e vendita di accessori per lo spettacolo, ecc.) e per quanto riguarda la pubblicazione di offerte lavorative? La risposta va da sé, pubblicizzare la propria offerta di lavoro, rivolgersi per la ricerca di animatori turistici,  in un gruppo frequentato prevalentemente da addetti ai lavori ed aziende concorrenti, probabilmente otterrà dei riscontri poco significativi, in quanto come ovvio supporre, al di là di coloro che già hanno esperienza e vogliono proporsi,  saranno ben pochi quelli che, alla loro prima esperienza, intendano candidarsi e ovvimente non vanno considerate nemmeno le aziende concorrenti o quelli che propongono beni e servizi, che di logica, non saranno interessati.

 

Occorre rammentare sempre che, come ho già scritto in un altro articolo, i giovani di oggi in pevalenza, sono disinteressati al settore animazione pertanto, anche se con le dovute eccezioni, difficilmente saranno invogliati ad iscriversi e frequentare tali gruppi. (da qui nasce sempre la necessità, di uscire dal settore di appartenenza ed ampliare la platea)

 

Attenzione non intendo dire che magari, alcuni giovani non siano incuriositi, non vogliano partecipare a gruppi che trattano di animazione e spettacolo ma certamente, non stiamo parlando di numeri significativi, rilevanti, quindi in questo caso, se si intende promuovere un’offerta di lavoro in tali gruppi, meglio non aspettarsi grossi riscotri che difficilmente arriveranno…

 

Inoltre , quando si pubblica nei gruppi, si appare sempre in ordine cronologico di pubblicazione, quindi  i post più recenti, appaiono per primi, come anche per primi scorreranno i post con maggiori interazioni (quelli che danno vita a risposte o like).

 

E’ risaputo, che difficilmente si leggeranno gli annunci finiti in fondo alla lista,  ma vorrei avvisare che non è la soluzione quella di pubblicare a raffica sempre lo stesso annuncio, in questi casi, oltre che a violare le regole di un gruppo, spesso queste pubblicazioni continue, invasive, indispettiscono gli utenti ottenendo così il risultato opposto “ si diventa antipatici” agli occhi di chi segue il gruppo.

 

Attenzione dunque a non esagerare, insistere sempre con eccessiva frequenza, ripubblicando lo stesso, medesimo, annuncio, tutto questo penalizza molto, si rischia di venire completamente ignorati.

 

Altra riflessione, quando un utente scrive in uno di questi gruppi,  il suo annuncio appare anche nella home page di Facebook ed è pertanto visibile a “tutti” coloro che condividono gli stessi interessi, anche a quelli non iscritti a tale gruppo..quindi è un’ulteriore visibilità acquisita, nulla di imporante è vero,  ma è comuque una visibilità in più, specie per chi vende prodotti o servzi.

 

Questo discorso però, vale soltato se il gruppo in questione è definito “Pubblico” se invece il gruppo è di tipo privato ovvero “Chiuso” come già detto precedentemente,in questo caso, i post (gli annunci) possono essere visti solo dai membri di quel gruppo, detto in altri termini “se la si cantano e se la suonano tra di loro”.

 

Certamente i gruppi di natura privata e riservata, avranno le loro buone ragioni per esserlo e duqnue in questo caso, occorre valutare a priori quanto sia utile, a seconda dei singoli obiettivi da raggiungere, iscriversi e poi pubblicare annunci, in gruppi i cui contenuti restano visibili, riservati, solo ai membri del gruppo stesso.

 

In conclusione, qualunque forma o tipo di comunicazione, volta a promuovere i nostri servizi, prodotti o reclutare personale, è sempre utile,in linea generale, vale sempre il concetto che “meglio fare qualcosa che non fare nulla ” ma facendo attenzione a non esagerare.

 

 Io stesso spesso mi cimento a pubblicare post nei gruppi, ma quale sia la reale utilità, quali siano i riscontri effettivi, quali rientri positivi ci si aspetta di ottenere, bè allora questo è un altro discorso e varia a seconda degli obiettivi che si intende raggiungere con i propri annunci ( si tratta di vendere? Noleggiare? Promuovere un servzio? oppure reclutare personale?. i risultati cambieranno in base alla natura dell’annuncio stesso.

 

Articolo a  cura di Federico Meoli staff di www.Animandia.it

sabato 12 febbraio 2022

Reclutare e selezionare animatori turistici, è molto difficile

 

Ciao per quanti non mi conoscessero,  mi chiamo Federico e collaboro con Animandia dove mi occupo tra l’altro, di reclutamento di personale animazione da diversi anni ormai, ben prima della nascita dei social, di Facebook,Instagram, Tik tok, e così via…

Riflettevo sul fatto che una volta, se un’azienda ricercava personale sul web, doveva pubblicare le sue offerte lavorative sui maggiori siti specializzati o mercatini di annunci passando ovviamente, per i motori di ricerca.

Adesso in questi ultimi anni (e mi riferisco alla categoria dell’animazione dove opero) non è più così, tutto ciò non basta, non è sufficiente , perché? Mi sono spesso domandato, perché oggi come oggi, è diventato sempre più difficile raggiungere il pubblico giovanile?

Premetto che un motivo da non trascurare è il disinteresse per questa professione che aimè è molto diffuso tra i ragazzi ( io la definisco “professione” perché per me, resta un lavoro come tanti e sotto certi aspetti è anche formativo ed educativo ) fatta tale premessa, aggiungo che secondo un mio parere, ma con le dovute eccezioni, il motivo che rende estremamente complicato raggiungere gli interlocutori adatti e dunque selezionare personale animazione, dipende anche dal fatto che  la maggioranza dei giovani, non utilizza più la rete come una volta per orientare le sue ricerce di lavoro, specie se ci si riferisce alle opportunità lavorative relative all’animazione .

I ragazzi di oggi nati nell’era del digitale, sono sempre connessi e frequentano assiduamente i loro canali preferiti, ma allo stesso tempo, non basta essere “smanetoni” ciò che manca a taluni giovani è l’intraprendenza, la voglia di mettersi in gioco, di uscire dal loro guscio e vincere la pigrizia, l’apatia di ritornare ai tempi dove cosa primaria, erano i rapporti interpersonali, lo stare tra la gente, socializzare, e c’è da dire che oltre ai social, alla playstation, oggi ci si è messo di mezzo anche la pandemia che certamente ha contribuito in questi ultimi due anni, a complicare le cose e favorire la socializzazione “virtuale”a discapito dei rapporti umani, elemento essenziale per chi vuole fare animazione.

Questo modo di essere giovani, si riflette anche sul mondo lavorativo e in questo caso specifico, sul loro attivo, reale, interesse verso il settore dell’animazione turistica.

Sono molti coloro che rinunciano a priori l’ipotesi di fare un’esperienza da animatori, che non vedono l’animazione come un lavoro stagionale, che storcono il naso alla sola idea di lavorare in periodi di vacanza e per di più anche i fine settimana.

Sono lontani anni luce i tempi di “Fiorello” dove c’era la voglia, l’entusiasmo di fare questa esperienza, di indossare una divisa di essere e di sentirsi i protagonisti delle vacanze.

A volte, noto post qui su FB dove gli animatori esperti, quelli della vacchia generazione, dichiarano giustamente che per fare questo lavoro, occorre innazitutto la passione, ed a mio avviso, è proprio questa passione che manca in molti giovani, di qui la maggior difficoltà nel reclutare personale.

Basta guardarsi intorno anche qui su FB per rendersi conto di questa triste realtà, se un giovane per pura curiosità ( poiché spesso non è  una sua reale intenzione) vuole proporsi come animatore, sovente non si spreca più di tanto a contattare un’azienda, non perde tempo  magari con una ricerca a selezionare le società di suo gradimento, oppure ad informarsi su una tale agenzia piuttosto che un’altra, cosa che sarebbe del tutto logica  (eppure ce ne sono tante  a sua disposizione) ma spesso il giovane cosa fa? Scrive un semplice messaggio su un gruppo FB del tipo “ ciao mi chiamo Tizio e insieme al mio amico Caio vorremmo fare gli animatori, siamo disponibili” e di seguito fioccano le risposte da parte delle società che sono alla disperata ricerca di personale …in pratica è da diversi anni ormai che si sono invertiti i ruoli, adesso non è più il candidato a proporsi all’attenzione dell’azienda, ma viceversa, adesso deve essere l’azienda a rincorrere i presunti candidati a proporso alla loro attenzione . Altre volte invece, agli annunci rispondono le madri facendolo  al posto dei figli..questi ultimi magari, troppo impeganti a fare altro piuttosto che a trovare lavoro…. Ma ecco poi  un’ altro esempio che denota la superficialità, la leggerezza con cui ci si propone in ambito animazione..se ad esempio una società pubblica qui su FB la sua offerta di lavoro con relativa minuziosa descrizione del personale animazione che le occorre e con relativi recapiti per farsi contattare, fateci caso che c’è magari quello che risponderà a tale annuncio con un post del tipo “info?” ma la domanda nasce spontanea, ma” info de che?” Se ci sono i recapiti ed hai domande ma perché non chiamo direttamente l’azienda? ..e questo modo di essere superficiali, disattenti, irrispettosi verso gli altri, non riguarda soltanto le risposte “pubbliche” ma anche quelle ricevute privatamente…

A me è capitato spesso che venga contattato via messager con richieste del tipo “ ciao ho visto che vi occupate di animazione..sono interessato/a ” tutto qua, un messaggio ridotto all’osso, ora immaginate se ad esempio, un giovane rispondesse così ad un annuncio per un lavoro in una banca, alle poste, presso una multinazionale, ovvio che una tale richiesta verrebbe cestinata immediatamente una simile risposta, verrebbe letterlmente ignorata e magari ci si chiederebbe con quale criterio ci si propone ad un’azienda in questo modo?... ma se si tratta di una società di animazione? bè qui il discorso cambia, ci si sente in dovere di proporsi come si vuole, ognuno fa come gli pare tanto, alla fine, si tratta solo di animazione…

Ovvio che per fortuna, non tutti coloro che voglino lavorare come animatori si rivolgono alle aziende in questo modo, però questo tipo di “candidature” striminzite, prive di una qualunque presentazione personale, accadono e io credo che il motivo è perché ci si rivolge al settore animazione e non certo ad una banca, motivo che però non giustifica il fatto che comuque, quando ci si candida per un lavoro stagionale o fisso che sia, è importante presentarsi nella giusta maniera, educatamente e fornendo come minimo le informazioni utili, affinche un’azienda possa farsi una idea del candidato stesso….

Ovvio che mentre una banca,una multinazionale, avrebbe semplicemente cestinato a priori una presentazione di tale tipo, ciò non vale per il settore animazione dove il personale è sempre più raro e difficile da reperire, allora cosa si fa? Si risponde educatamente, chiedendo informazioni e fornendone altre, instaurando con l’interlocutore una serie di messaggi, di scambi di informazioni reciproche, comunicazioni dirette ed aggiornate, che poi risulteranno essere indispensabili per ottenere risultati…

A mio avviso,nella realtà in cui ci troviamo, la selezione del personale animazione  può avvinere soltanto mediante la giusta combinazione dei due principali strumenti di comunicazione sul web, quelli cosidetti “tradizionali” fatta di annunci ed inserzioni sui siti ( a pagamento o meno che sia) ai quali poi, vanno ad aggiungersi i social network,  dove però,è utile dire che  non  bastano gli  investimenti, magari mediante inserzioni pubblicitarie,(non funziona come se fossimo una multinazionale alla ricerca di personale impiegatizio) occorre tener sempre presente che non si è alla ricerca di ragionieri o amministrativi, si ricercano animatori e dunque occorre muoversi efficacemente per disctricarsi dalle problematiche esposte in precedenza.  in questo specifico caso per ottenere dei risultati nel reclutamente del personale animazione è indispensabile avere esperienza su campo, conoscere le problematiche e acquisire le necessarie competenze, armarsi di pazienza, affinando ed adattando di volta in volta le proprie capacità comunicative, tutto ciò al fine  di crearsi una propria, personale, rete di contatti utili,che risulteranno essere le basi, le fondamenta per ottenere nel tempo, risultati soddisfacenti  districandosi al meglio in questa giungla che è il mondo dei giovani e del web legato all’animazione.

Riflessione sulla situazione attuale del comparto animazione by Federico Meoli staff Animandia


venerdì 5 novembre 2021

finalmente c'è un film documentario sull'animazione turistica Valtur prsenta:“Vi Vi – La filosofia del sorriso”

 c'è un pizzico di nostalgia per quelli che come me, hanno vissuto l'animazione turistica dei tempi di Fiorello e compagnia...il documentario riporta le testimonianze di ben 40 protagonisti come Fiorello, Pintus, Peppe Quintale e Dario Bandiera, intervallati da filmati di repertorio accompagnati da alcune sigle storiche dei Villaggi Valtur, tormentoni e anche brani inediti.tutto questo lo troviamo in “Vi Vi – La filosofia del sorriso”, il documentario scritto e diretto da Pasquale Falcone. Prodotto da Pragma Film in collaborazione con Nicolaus, la nuova proprietà del brand Valtur, nelle sale cinematografiche italiane dal 15 al 17 novembre 2021,dove i protagonisti raccontano le vacanze degli italiani e le attività di animazione a loro dedicate...

 “Abbiamo raccontato il mondo degli animatori turistici, di coloro  che hanno ottenuto un grande successo a livello artistico e  anche imprenditoriale”, commenta il regista Pasquale Falcone, la cui idea è nata leggendo un articolo di giornale che elogiava il tandem Amadeus/Fiorello durante il Festival di Sanremo. “Avevano vinto, in termini di ascolti, portando in prima serata la semplicità degli sketch tipici del villaggio vacanze, che coniugano sorriso e divertimento. Ora anche la storia delle vacanze Italiane e, soprattutto, del modo innovativo di fare intrattenimento all’interno dei villaggi vacanza, ha il proprio documentario celebrativo: una raccolta di vita, gesta e musica in novanta minuti vibranti di passione, emozioni, testimonianze e ricordi”, conclude il regista.

di seguito proponiamo la locandina del film   


domenica 20 ottobre 2019

vi presentiamo l'animatore turistico Influencer


Cosa c’entra l’animatore turistico, noto mattatore dei villaggi e simpatico intrattenitore dei turisti in vacanza, con i cosiddetti influencer? 

Iniziamo con l’accennare brevemente chi sono gli influencer, un influencer è un utente di internet con migliaia di followers sparsi sui vari social network in cui opera. Può essere uno YouTuber, un Instagramer, un blogger o avere semplicemente una pagina su Facebook dove condivide foto, video e contenuti vari. In pratica è un assiduo utente della rete, ma a differenza degli altri, l’Influencer è in grado letteralmente di influenzare i propri “seguaci”, followers. 

L’elemento più importante e quasi consequenziale di tutto questo è che l’Influencer è  in grado appunto di influenzare chi lo segue, grazie non solo alla sua acquisita notorietà, ma anche alla sua capacità di comunicazione efficace ed indipendente. 

Già da qualche hanno alcune aziende del settore animazione turistica, hanno adottato questa nuova figura  professionale ovvero “l’animatore turistico influencer”. Si tratta di animatori turistici che operano sui social allo scopo di diffondere tra i giovani,  l’atmosfera del villaggio turistico, spiegare loro, attraverso video e comunicazioni,  chi sono gli animatori turistici, quali sono i loro compiti, i ruoli e quali competenze professionali devono: conoscere ed essere in grado di eseguire. Non mancano però, anche video su consigli, suggerimenti e aneddoti legati al mondo animazione turistica.
 Sitratta della nuova forma di animazione turistica che oggi, si esprime a tutto tondo anche sui social, l’animatore turistico diventa interattivo,  in modo da dare una testimonianza a tutti i giovani interessati a qualunque titolo all’animazione turistica,  aiutandoli ad avvicinarsi ed orientarsi a questa professione. L’animatore trasforma così la sua classica funzione di “intrattenitore nei villaggi turistici” applicandola ed adattandola sul web,promuovendo in tal modo,  la sua stessa professione e del brand per cui lavora.

D’latronde leggendo la biografia di tanti giovani influencer, si può scoprire come molti di questi hanno avuto un passato proprio nell’animazione turistica.
L’animazione dunque, si conferma come una delle principali fonti da cui nascono le vecchie e soprattutto nuove generazioni di artisti,musicisti, comici,attori e oggi anche youtuber ed influencer del panorama Italiano.

Eppure oggi sono moltissimi i giovani che snobbano questo lavoro, certo nessuno pensa che si possa fare l’animatore turistico per sempre, però con la crisi del lavoro in atto,i giovani dovrebbero prendere in esame l’idea di lavorare come animatori tuistici è un’ esperienza unica nel suo genere che tutti i giovani almeno una volta dovrebbero provare.

Il lavoro da animatore turistico andrebbe considerato come un vero tiorcinio, un  percorso di vita, visto il suo valore educativo e formativo.

Noi dello staff di www.Animandia.it il  sito del settore operativo da oltre 18 anni che si occupa di fornire strumenti re risorse gratuite per quanti, a qualunque tutolo, operano nel campo dell’animazione, possiamo assicurare che per un giovane trovare impiego come animatore turistico non è affatto difficile.

Su web ci sono tante proposte anche per coloro che non hanno esperienza, basta avere un carattere estroverso, tanta grinta e soprattutto la voglia di mettersi in gioco ( che sono le giuste basi per diventare l’influencer del domani).

Ci rivolgiamo a tutti i giovani, a quanti magari,  hanno la voglia di fare questo tipo di esperienza ma sono ancora indecisi, ragazzi non denigrate questo lavoro senza conoscerlo, perché dopo averlo provato vi rimarrà un bellissimo ricordo ed in più potrete diventare  influencer di successo chi lo sa...provare non costa nulla no?

Se dunque tra voi giovani  lettori,  vi sono giovani disposti a fare questo tipo di esperienza, disponibili  a lavorare come animatori turistici, vi invitiamo a fare un saltino  su www.animandia.it troverete tante offerte di lavoro per animatori sia per il periodo invernale che estivo, inoltre c’è anche la possibilità di utilizzare il comodo servizio “Curriculum espresso” in pratica l’aspirante animatore,  può inoltrare la sua candidatura allo staff di Animandia che a sua volta,  la sottopporrà all’attenzone di decine di aziende associate, in pratica con una sola email si contattano simultamenteamente tantissime società del settore aumentando così le possibilità di trovare subito impego.


lunedì 14 ottobre 2019

La Nascita del CCNL di Animazione turisitica


Tempo fa su internet ( giugno 2019), è apparsa la notizia della nascita di un contratto collettivo nazionale dell’animatore turistica, a dire il vero non è la prima volta che organizzazioni sindacali e del settore danno vita a tale iniziativa contrattuale tuttavia, la notizia ha destato interesse tra gli operatori del settore Animazione Turisitica,in quanto è promossa da Samarcanda una nota azienda del settore.
.....Una professione, quella dell’animatore turistico, che impiega ogni anno decine di migliaia di ragazze e ragazzi da Nord a Sud, ancora non regolamentata a livello nazionale e molto spesso in balia di improvvisazioni e interpretazioni non trasparenti per tutte le parti in causa: lavoratori, aziende e strutture. A tutto questo pone fine il CCNL Animazione Turistica, firmato nei giorni scorsi fra Conflavoro PMI e i sindacati autonomi Fesica e Confsal. Conflavoro PMI, che ha promosso l’accordo, era rappresentata dal Presidente Nazionale Roberto Capobianco e anche da Dario Filippi e Paolo Dari, rispettivamente fondatore e Direttore Generale Samarcanda....( Ulteriori info e possibilità discaricare il contratto a questo link https://www.samarcanda.com/nuovo-contratto-animazione-turistica-2/

Questa notizia, è molto utile visto che il comparto animazione in Italia, è una giungla senza regole.
Più volte lo staff di Animandia.it  sito operativo da oltre 18 anni si è interessato della necessità di regolamentare il settore facendosi anche promotrice nel 2012 dello Sciopero generale dell’animazione turistica che vide Animandia stessa,  in veste di web partner,  in prima linea per denunciare pubblicamente  la drammatica situazione e le problematiche del settore mai risolte (pirateria delle società fantasma, concorrenza sleale, tasse ed imposte troppo elevate) . 

A voler puntualizzare però nel comparto animazione tursitica c’è un altro vero problema,  infatti già da qualche anno ( ed è cosa nota tra gli addetti ai lavori) esiste una reale  difficoltà nel reperire personale stagionale in animazione turistica, come purtroppo è una triste realtà anche  l’alto tasso di abbandono da parte dei giovani aspiranti animatori. 

Sono lontani anni luce i tempi di Fiorello dove nei villaggi ci si divertiva lavorando,  dove si facevano le ore piccole per le prove degli spettacoli, dove si lavorava divertendosi e facendo divertire. 

Molti giovani d’oggi sono riluttanti nel voler fare un’esperienza da animatori turistici perché a detta loro, si lavora sodo, compreso il sabato e la domenica…insomma è pur vero che si lavora tanto ma un tempo lo si faceva per passione, ci si divertiva lavorando, oggi per molti giovani non è più così, quelli che ci provano alla prima difficoltà si tirano indietro, altri invece ci ripensano ancor prima di partire per la loro destinazione…insomma ad un  settore come quello dell’animazione tursitica  già pieno di problemi ( non ultimo la conorrenza sleale di società pirata che non versano tasse, non pagano stipendi ai ragazzie poi spariscono) si aggiunge anche la reale difficoltà nel reperire personale, insomma la strada per regolamentare il settore è ancora lunga e piena di insidie purtroppo …